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Tracciare solchi

Come sboccia un’idea: Schooltoon è nata sotto un cavolo?

Se in un primo momento l’idea non appare assurda, allora non c’è nessuna speranza che si realizzi, sosteneva Albert Einstein.

In agricoltura, lo scopo primario del tracciare solchi è rompere il suolo, rovesciare le zolle e permettere la semina. Per secoli, nelle regioni dell’Europa centrale, il cavolo è stato l’alimento che in inverno garantiva vitamine e minerali. Simbolo di fecondità e di vita, veniva raccolto a nove mesi dalla semina, proprio come il periodo di gestazione. Alle contadine che ne estraevano con un gesto roteante la “testa” da terra e tagliavano la radice, il cordone ombelicale, con un punteruolo di legno, veniva popolarmente dato il nome di levatrici. Socrate, figlio della levatrice Fenarete, con il termine maieutica indicò l’arte o la tecnica della levatrice, cui fa riferimento per alludere al momento positivo-costruttivo del proprio metodo conoscitivo. Il filosofo, infatti, per mezzo di opportune domande, aiuta il proprio interlocutore a “partorire” le verità che aspettano solo di essere rivelate.

Tracciare solchi e porsi domande: quel legame ancestrale tra terra e pensiero, radici e sforzo: terreno ideale per spiccare un bel salto. Il successo è fatto di una serie di gesti arrivati a compimento: una ricettività ai lampi della vita, una prontezza romantica verso l’ignoto ed una certa generosità. Che vuol dire decidere di essere altro da sé, seguendo il viaggio di un proiettile che solo una grande fantasia o una grande sofferenza possono immaginare. Creare delle piccole necessità ogni giorno, disimparare ed imparare di nuovo. L’esperienza è l’aver commesso tutti gli errori possibili nel proprio campo, traendone vantaggio.

Tutto nasce quindi, in un luogo, fisico o virtuale, sotto una particolare congiuntura e, forse, grazie al Nume tutelare benevolo custode di quel luogo e della sua forza generatrice. I Romani lo chiamavano Genius Loci, il Nume della vis generandi; c’è infatti un’associazione quasi soprannaturale tra grandi idee e certi luoghi fisici, nei quali si avverte una speciale energia circolante.

Nell’era moderna, sono luoghi che diventano scenario, voluto o casuale, di avventure del pensiero e dell’innovazione, incarnando in chiave anticonvenzionale i mille volti dello zeitgeist contemporaneo, lo spirito dell’era digitale, di Internet, che ha fatto del nostro pianeta la più grande piattaforma di comunicazione esistente.

Nel settembre 2012, in uno di questi luoghi, la California, nasce l’idea di Schooltoon. Il contesto è un viaggio di lavoro, il momento è una riunione in casa Google. Un’idea, perché sia buona, deve poter essere spiegata in breve: uno schizzo su un tovagliolo, o un appunto su una bustina di Minerva, i fiammiferi, com’era abitudine di Ettore Maiorana. Così in quel luogo, negli States, su un block notes, prende forma l’idea, assurda per dirla alla Einstein, di Schooltoon: un logo, qualche personaggio, schizzi estemporanei di quello che sarà. Le migliori idee arrivano quando meno te lo aspetti: a molti, facendo la doccia, viene un’intuizione. É la persona che esce dalla doccia, che si asciuga frettolosamente per fare qualcosa a riguardo, a marcare la differenza, mentre il più grande ostacolo sono le scuse. Un’idea è estremamente delicata, può essere uccisa da uno sbadiglio, pugnalata da una risata, può deprimersi nel movimento impercettibile del sopracciglio di una persona. Le idee invece devono poter respirare, sennò s’inaridiscono e si spengono. Al contrario, s’irrobustiscono se circolano e si mescolano, se s’incrociano, se contribuiscono alla vita comune, cioè alla cultura.

Un primo format, dei samples embrionali, diventò una start-up. Da quattro amici nacque Kaderby Media, all’inizio del 2013: la domus costruita per ospitare il progetto Schooltoon ed il lavoro di creazione e condivisione con i successivi collaboratori. Un luogo nativamente multidisciplinare, che è al tempo stesso molti luoghi, in primis per non gravare sul conto economico e per rendere flessibile ed agile lo sviluppo di tutte le attività; liquido, rispetto ai mezzi disponibili, pochi e contingentati. In un momento storico in cui pochissimi investivano in cultura, lavorare per qualcosa di “bello” è stato un atto di coraggio, ed ha permesso di cogliere la grande lezione di Adriano Olivetti: preservare lo sguardo limpido e curioso di un bambino che si affaccia alla conoscenza. Scegliendo percorsi eclettici, curiosi, anticonformisti. Riconoscendo che quelle iniziali non erano affatto idee del cavolo!

Creatività è saper guardare alla realtà con occhi nuovi, mettere a frutto le idee dei singoli, così da potenziare le capacità di innovazione ed adattamento del gruppo produttivo: e se il genio è in gran parte innato, la creatività implica anche tecnica e disciplina.

Così Schooltoon ha viaggiato nel Web, ma anche su molto più tradizionali treni e pullman, per portare in giro lezioni a cartoon, corsi di formazione sull’animazione 3D, storytelling, progetti per le scuole e per il sociale, fin dentro le carceri.

Una storia in progress, un impegno oggi più che mai crescente per supportare ogni forma di didattica a distanza nell’emergenza coronavirus, tramite la diffusione di contenuti digitali per l’apprendimento a distanza.

In collaborazione con l’Assessorato alla Comunità Nazionale Italiana della Regione Istriana (Croazia) le lezioni di Schooltoon sono parte del programma didattico in lingua italiana, in collaborazione con la tv locale, in modo da assicurare a tutti gli alunni la possibilità di seguire le lezioni nella propria madre lingua.

Entrando a far parte dell’offerta educativa Rai si concretizza un’ulteriore sfida: garantire continuità e supporto per contrastare l’emergenza, ma anche non lasciare soli i ragazzi in un momento così difficile e tenere allenato il desiderio di conoscere. Per questo Schooltoon mette a disposizione i suoi contenuti nel programma “La banda dei Fuoriclasse” di Rai Gulp, per dare il proprio contributo insieme ad insegnanti, intellettuali e divulgatori.

Altri importanti scambi si stanno consolidando, coinvolgendo sempre più soggetti in maniera attiva nella grande community della Scuola a Cartoon, tracciando solchi, rovesciando zolle, permettendo nuove semine.

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